All'attenzione della Dott.ssa Sara Funaro - Assessora "Educazione e Welfare" del Comune di Firenze

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La logica del contenimento dei costi ha portato ad un modello di refezione fiorentina basato sui centri di cottura esterni che servono più scuole. Un modello che nello scorrere del tempo ha dimostrato la propria inadeguatezza al sistema scolastico, in particolare per l'Infanzia.

Dentro è meglio che fuori!
Il trasporto incide sui costi del servizio, come sulla qualità e sul gradimento dei piatti. I tempi di attesa delle pietanze nei contenitori prima di essere serviti determinano una diminuzione dell'appetibilità nei bambini. La scelta del menù è vincolata anche alle dinamiche del trasporto ed è capitato spesso che nuovi piatti poi risultassero non graditi proprio a causa delle criticità collegate al trasporto.

L'anomalia del quartiere 4
I centri di cottura del sistema di refezione fiorentino sono 14 divisi in 4 lotti, aggiudicati tramite appalto a società private. Il centro di cottura di via Bibbiena (lotto n° 3) è l'unico che serve quasi 4 mila pasti giornalieri coprendo 5 istituti comprensivi statali e 6 scuole dell'infanzia comunali del Quartiere 4:
  • lotto n° 1 serve 4.900 pasti suddivisi tra 3 centri di cottura;
  • lotto n° 2 serve 3.485 pasti suddivisi tra 5 centri di cottura;
  • lotto n° 3 serve 3.960 pasti su di 1 centro di cottura;
  • lotto n° 4 serve 4.985 pasti suddivisi tra 5 centri di cottura.
I numeri del centro cottura di via Bibbiena sono il risultato in negativo di questo modello di refezione, orientato alle economie di scala più che alla qualità, alla produzione industriale di alimenti più che al cucinare pietanze.

Questa mensa non piace, adesso basta!
I Genitori con l'avvio dell'anno scolastico hanno accettato loro malgrado l'ulteriore deterioramento del servizio. Un peggioramento certo non dovuto a cause imputabili all'Amministrazione se non ai vincoli imposti dallo stato di pandemia che ha corroso globalmente il tessuto economico e sociale. A distanza di un anno, nonostante ancora non si sia usciti dalla grave situazione socio-sanitaria, riteniamo sia arrivato il momento di (re)agire per contribuire a risolvere le criticità permanenti collegate a questo modello di refezione.

Chiediamo che venga (finalmente) resa operativa la Commissione Mensa Cittadina.
Per il Comune la partecipazione e il confronto sono un valore aggiunto ma ancora non ha istituito la Commissione Mensa Cittadina, quale luogo di incontro e per "[...] fornire all’Amministrazione Comunale una sintesi delle istanze delle diverse Commissioni Mensa di Scuola" (Dalle “linee guida” Commissioni Mensa della Direzione istruzione servizio supporto alla scuola). Come genitori siamo consapevoli che dei risultati concreti e duraturi si possono ottenere solo lavorando l'oggi per il domani. Non ci aspettiamo soluzioni calate dall'alto, magari sommarie perché prese sull'onda dello scandalo del momento. Al contrario, ci aspettiamo tramite il dialogo ed un confronto strutturato di poter contribuire non soltanto ad ottimizzare la gestione del modello attuale ma ad individuare e introdurre nuove soluzioni, di sistema, che possano incidere concretamente sulla qualità del servizio di refezione.

Chiediamo (almeno) un secondo centro di cottura per le scuole del quartiere 4.
Il Sindaco nel commentare l’esito dell’ultimo bando si espresse per la creazione di società miste, pubblico-private, per superare l’attuale sistema di aggiudicazione dei centri di cottura. Superare il sistema dei bandi per avere un controllo diretto sui centri di cottura e sul servizio di refezione. Dopo due anni non abbiamo avuto più notizie sul procedere di questa ipotesi ma questa soluzione potrà poco sull’anomalia del centro cottura di via Bibbiena e non risolverà un approccio industriale basato sui grandi numeri. Nella scuola dell’Infanzia la soluzione ideale sarebbe quella di riportare i centri di cottura all’interno dei plessi. Un’utopia, per lo meno nel breve/medio periodo, ma partendo da questa visione, da questa direzione di sviluppo del servizio, un primo passo potrebbe essere un secondo centro di cottura per le scuole del quartiere 4. Una soluzione possibile, concreta, per migliorare l'applicazione di questo modello di refezione nel nostro quartiere.

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Se non trovi la tua scuola tra quelle in elenco.
È perché questa richiesta di adesione è rivolta ai genitori delle scuole del quartiere 4, servite dal centro di cottura di Via Bibbiena.

Per i genitori delle scuole della Rete.
Potete votare entrambi e ripetere il voto per ogni figlio che usufruisce del servizio di refezione.