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All'attenzione della Dott.ssa Sara Funaro - Assessora "Educazione e Welfare" del Comune di Firenze

Sottoscrivi questa lettera compilando il form in fondo alla pagina La logica del contenimento dei costi ha portato ad un modello di refezione fiorentina basato sui centri di cottura esterni che servono più scuole. Un modello che nello scorrere del tempo ha dimostrato la propria inadeguatezza al sistema scolastico, in particolare per l'Infanzia . Dentro è meglio che fuori! Il trasporto incide sui costi del servizio, come sulla qualità e sul gradimento dei piatti. I tempi di attesa delle pietanze nei contenitori prima di essere serviti determinano una diminuzione dell'appetibilità nei bambini. La scelta del menù è vincolata anche alle dinamiche del trasporto ed è capitato spesso che nuovi piatti poi risultassero non graditi proprio a causa delle criticità collegate al trasporto. L'anomalia del quartiere 4 I centri di cottura del sistema di refezione fiorentino sono 14 divisi in 4 lotti , aggiudicati tramite appalto a società private. Il centro di cottura di via Bibbi